Si diventa di statura più alta, si imparano a svolgere compiti complessi. Si parla di argomenti intellettuali con molta sicurezza e si diventa di riferimento per più persone.

Ma…

CHI HA MAI DATO UN INDICAZIONE SIMILE?

Solo un folle inesperto può consigliare una tale mostruosità.

La Presenza, per il suo stesso Essere, include tutto, anche e soprattutto ciò che la mente non è in grado di integrare al suo interno. Il Ricordo di sé va appoggiato dolcemente all’interno di ogni conflitto, ogni reazione e ogni senso di felicità che si prova. Non sovrapponendosi ad essi ma aggiungendovisi.

Se mi accorgo che sono ingordo, non smetterò di essere ingordo perché sono “presente” (è del tutto impossibile avere un atteggiamento simile senza cadere nella repressione), ma il mio essere ingordo, da ora in poi, sarà accompagnato dal lume della Presenza.

Se a lavoro mi accorgo di essere meccanico, ma ho raggiunto una certa efficienza e questa funziona, non devo assolutamente cambiare il mio programma per sostituirlo con la “presenza” (qualunque cosa voglia dire questa parola), ma adagerò il Fuoco dell’Esserci nel mentre svolgo la mia mansione.

Nessuno ha mai detto che la Presenza esclude i meccanismi: piuttosto li accompagna e si fa sentire sempre più. Quando la Fiamma dell’Osservazione avrà raggiunto un certo picco, sarà poi Lei a modificare (se necessita, e senza volere alcuno da parte della personalità) i movimenti e i comportamenti della mia macchina biologica, ma questo non è che un effetto collaterale assolutamente non desiderato della Veglia.

La Presenza non esclude nulla, anzi… è l’unica Fiamma che include ogni cosa.