L’apertura del Cuore, che corrisponde ad un certo grado di identificazione con l’Anima, è una Grazia.

Per quanto ci possiamo sforzare di Ricordarci di noi, per quanto ci applichiamo nella preghiera costante e nel cercare di amare i nostri nemici, l’Amore e la vera Presenza si presentano all’interno del nostro castello (in noi) come un ospite inaspettato, una meravigliosa sorpresa.

Proprio quando abbiamo perso le speranze di farcela, di riuscire, di migliorare quegli aspetti di noi che non ci piacciono – ma solo dopo un intenso Lavoro su di noi protratto nel tempo –, la Rosa del nostro Cuore si schiude e sprigiona il suo più morbido e delicato profumo in tutto il castello.

I desideri della personalità (ciò che crediamo essere importante) vengono risucchiati dall’Anima e la sensazione è quella di essere stati portati via dalla marea e traghettati nella Vita Reale, con Impeto ma con sconfinato Amore.

Da questo momento l’incantesimo del Sonno è spezzato e non ha più effetto su di noi.

L’Anima può ritornare ad essere il vero Padrone del castello e rivelare la sua vera forma, dopo questo profondo cambio di natura.

L’Amore scaturito dal Principe rende i suoi servitori (le peculiarità personali e i propri Talenti) liberi dalle catene che li legano a lui e ora, per via della sua trasformazione, possono servirlo per pura ammirazione.

La bestialità non è stata eliminata, ma domata e surclassata dal matrimonio tra la Bella (l’Anima) e la Bestia (la personalità).