Mentre ero nella sala d’aspetto del dentista, nell’attesa di essere chiamato, notai di fianco a me una ragazza giovane con suo padre. Stavano aspettando nella sala d’attesa, uno seduto lontano dall’altra e tutti e due avevano il cellulare in mano.

Non mi accorsi subito che erano padre e figlia, credevo fossero due estranei, e mi sedetti di fianco al signore. Da quella posizione potevo osservare tutte le persone nella stanza, compresa la segretaria che stava dietro al bancone. Nella stanza c’era la televisione accesa che mandava in loop un video pubblicitario dello studio dentistico e dei metodi che usano per effettuare lavori particolari.

In quella situazione si è spinti a prendere a propria volta il telefono in mano per guardare non si sa cosa, imitando il comportamento degli altri, ma feci finta di guardare lo schermo chiedendomi quale impellente urgenza spinge le persone, in una situazione simile, a guardare il cellulare piuttosto che godersi il silenzio dell’attesa o fare conversazione. Rimasi in silenzio a sentire quella tranquillità, ma dopo pochi minuti, notai che la ragazza – molto giovane – nel notare che nella sala c’era chi non stava facendo nulla, se non occuparsi di essere lì, ripose il telefono e si mise anche lei ad ascoltare il silenzio, senza alcun movimento scomposto.

Vi garantisco che per me la situazione era bellissima e la vivevo in totale armonia, non stavo giudicando sbagliato né il padre e né tanto meno la figlia, ma lei, per una decisione assolutamente inconscia, non accorgendosi di nulla, si è apprestata a fare ciò che stavo facendo e senza nemmeno guardarla direttamente – la vedevo con la vista periferica – , è sbocciato un sorriso affascinato/divertito all’interno di me.

Non sono entrato in quella sala d’aspetto con l’intento di insegnare qualcosa a qualcuno, né per essere di esempio. Mi stavo semplicemente facendo i fatti miei e stavo svolgendo il mio lavoro di Osservazione. Fosse comparso il minimo fastidio riguardo la situazione mi sarei dedicato ad esso, ma così non è stato.

Dopo poco è uscito il fratellino più piccolo della famiglia che, a detta della dentista – che era anche la mia – è stato bravissimo e molto coraggioso! Lui guardava spesso la sorella più grande, come per richiederle attenzioni e affetto che lei non tardava a donargli, e si vedeva che la prendeva da esempio e in forte considerazione. Andarono via qualche minuto dopo e nello stesso istante l’assistente dentista mi ha invitato ad entrare in studio.

Ho partecipato ad un miracolo, lo so, e ne sono gioiosamente grato, ma so anche che un giorno, quello che adesso chiamiamo “miracolo”,  sarà vissuto in consuetudine. E la mia intera esistenza è dedicata ad affermare proprio questo.

Creiamo il Nuovo Mondo essendolo.

Siamo qui per incarnare il Futuro.