LE TRE FASI DELLA SCELTA
Ci sono tre fasi fondamentali in cui l’essere umano compie una scelta e queste fasi si fanno via via più sottili man mano che si progredisce nel Sentiero.
- La scelta tra il giusto e lo sbagliato;
- La scelta tra ciò che è giusto e ciò che è facile;
- La scelta tra il giusto e il più giusto.
È una vera e propria raffinazione che riguarda l’anzianità animica e il progressivo dominio dell’anima sui corpi della personalità (fisico, astrale e mentale).
Ci sono tre fasi fondamentali in cui l’essere umano compie una scelta e queste fasi si fanno via via più sottili man mano che si progredisce nel Sentiero.
- La scelta tra il giusto e lo sbagliato;
- La scelta tra ciò che è giusto e ciò che è facile;
- La scelta tra il giusto e il più giusto.
È una vera e propria raffinazione che riguarda l’anzianità animica e il progressivo dominio dell’anima sui corpi della personalità (fisico, astrale e mentale).
La scelta tra il giusto e lo sbagliato
La prima fase è la più grossolana ma anche la più affine all’essere umano che occupa in maggior misura il pianeta Terra in questo momento. Scelta che varia tra: l’avvertire o no che oggi non si va a lavoro, il rubare o no la borsetta della vecchietta che ha appena prelevato la pensione, all’abbandonare o meno un figlio appena nato vicino ad un cassonetto.
Sono scelte prese tra la personalità e la personalità, con una breve e fulminea intromissione da parte dell’anima. Anche se è la fase più grezza, è la fase più importante in cui tutti, nessuno escluso, deve fare i conti prima di approdare alla fase successiva.
La scelta tra ciò che è giusto e ciò che è facile
La seconda invece è già rivolta a pochissime persone, dal momento che riguarda chi ha cominciato a svolgere un opportuno lavoro su di sé.
Qui la scelta è di molto più sottile perché non si tratta di compiere un’azione sbagliata di per se ma di attestare un certo ascolto e graduale dominio da parte dell’anima sui vizi della personalità. Sono momenti in cui non si è in allerta, quindi attimi che possono passare inosservati per coloro che non hanno una certa dimestichezza nell’Osservarsi.
Anche questi possono variare di profondità tra: guardare la televisione (o lo smartphone) o parlare con il partner dopo la cena, fare le pulizie a casa o uscire, frequentare o continuare a collaborare con chi ti ha fatto un torto o allontanarsi/allontanarlo definitivamente, accettare un aiuto molto gradito ma da una persona poco affidabile o cavarsela da soli, usare i propri talenti per sedurre una persona o utilizzarli per aiutarla ecc.
Sono scelte tra personalità e anima in cui questa comincia a farsi sentire su quella.
Anche questa fase è vitale e necessaria per giungere alla prossima.
La scelta tra il giusto e il più giusto
Per alcuni la terza fase può risultare fantascientifica o persino folle e assurda. Giustamente aggiungerei, date le precedenti premesse. Se la seconda fase è accessibile a pochissime persone, per la terza l’analogia è direttamente proporzionale alla differenza che c’è tra la prima fase e la seconda.
La terza fase è la fase in cui si partecipa all’Unità, infatti non si tratta di scegliere tra il giusto e l’ingiusto, né tra ciò che è comune e ciò che serve, ma tra la perfezione e la maggior perfezione. Ovvero: non c’è nulla nella situazione attuale da modificare o cambiare poiché si è già manifestato il meglio, ma a questa infinita Bellezza si può apportare un ulteriore aggiunta di Bellezza e Perfezione.
Un’analogia che potrebbe aiutare per comprendere meglio questa fase può essere immaginare la sensazione che si prova quando guardiamo un bambino andare per la prima volta in bicicletta e lo vediamo cadere, potremmo intervenire per sostenerlo e non farlo più cadere ma decidiamo di non farlo perché sappiamo che è giusto che cada, proprio perché così sta imparando l’equilibrio, allora comprendiamo che è giusto intervenire ma è più giusto non farlo.
La sottigliezza di queste affermazioni risulta invisibile ai più.
Qui l’anima ha preso il pieno dominio dei corpi inferiori che compongono la personalità e li dirige a partire da questa luce.
È l’Azione senza azione, agire senza un ente che vuole agire.
Non è l’inattività ma è il dare un colore ad uno sguardo già di per sé colmo di magnificenza.
PROGETTO
Da giugno 2020 centinaia di persone che lavorano su di sé, provenienti da tutta Italia e dall’estero, si stanno organizzando e strutturando per creare la Società del Domani. Non per scontro né per conflitto, ma per amore del Nuovo.
Il Progetto si chiama La Comunità del Futuro
Per saperne di più visita il sito: www.lacomunitadelfuturo.it
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